Finalmente per questo weekend è prevista una gran perturbazione , che dovrebbe portare finalmente il grande freddo, neve e buone precipitazioni...e così è...da casa, mio padre mi chiama con l'entusiasmo di un bimbo e mi tiene aggiornata della copiosa nevicata che sta investendo la Lomellina e gran parte dell'Ovest...io e Seba oggi abbiamo scelto come meta la valle slovena al di là di Tarvisio...avevamo fatto una "toccata e fuga" nell'allenamento di due settimane fa, che c'era bastata per farci innamorare subito di questa vallata....il weekend inizia subito in salita per me , grazie ai disservizi di Trenitalia e alla mia spadataggine..e così arrivo già bella stravolta dalla stanchezza...Povero Seba: non sono davvero una gran compagnia!Appena salgo in auto crollo tramortita dal sonno....e così ,senza neppure accorgemene, apro gli occhi al confine di Fusine.Lasciamo qui l'auto e partiamo!Le piste sono davvero una favola, noi non abbiamo una meta e neppure una cartina ...scegliamo la traccia totalmente in modo casuale...quello che verrà sarà tutta una splendida piacevolissima sorpresa!.
Vaghiamo un po' qua e là fino ad imboccare una pista che ci porta al rifugio Dom v Tamarju, situtato in una conca magnifica ai piedi dello Jalovec.
Pur avendo con noi tutto l'occorrente per una cena romantica con le buste di cibo disidratato , non possiamo resistere alla cucina del Rifugio!!
Prima di abbandonarci al sonno nella nostra "cameretta a cielo aperto" Seba prepara un the caldo preludio di una buonissima notte a -17°...
L'indomani mattina decidiamo di continuare il nostro "percorso casuale" seguendo il sentiero scialpinistico che prosegue alle spalle del rifugio e che, se percorso nella sua interezza, porta sulla cima dello Jalovet.
Avanziamo nelle nostre vesti di "spingitori" fino al punto in cui le condizioni di pendenza del pendio ci consentono condizioni di sicurezza, suscitando lo stupore di molti scialpinisti.
Percorso in discesa, il toboga nel bosco è divertentissimo,un vero spasso.
Una "sosta strudel" al Dom V Tamarju è d'obbligo prima di scendere verso Tamar e da qui a Kranjska Gora.
Da Kranjska imbocchiamo la strada che conduce al valico di Vrsik, fino ad incontrare sulla sinistra orografica un indicazione per un rifugio ad un'ora e mezza di cammino..
La pista è davvero bella, in continua , leggera salita fino agli ultimi chilometri in cui invece si deve scendere e spingere.Anche questa volta lo scenario che ci si apre innanzi è da favola: il rifugio Koca v Krnici è incastonato in una conca davvero splendida.
Sono ormai molte ore che siamo "su e giù "dalla sella e la fame si fa decisamente sentire...così decidiamo di assaggiare il piatto tipico offerto nel rifugio...spettacolo per il nostro palato!
Ormai è pomeriggio inoltrato quando ripercorriamo la strada che ci riportera a Ratece e alla fine del nostro allenamento, anche questo fine settimana duro ma piacevolissimo.
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