TAPPA 9 - KM. 144 -
... incanto....con il senno di poi ripensando a questa tappa vorrei essere capace di raccontare quel che i miei occhi hanno vissuto....incanto puro incanto....a tratti mi è sembrato di pedalare nel paradiso terrestre....
....Fino al settantesimo km , dopo un GPM, si alternano salite e discese continue....è in questo momento che la batteria della macchina fotografica non da più segni di vita...proprio ora no....sono così dispiaciuta....non posso perdere quello che sto vivendo....Seba è molto più profondo di me e mi dice che forse è giusto così....tutto quello che si sta aprendo davanti a noi deve rimaner impresso nei nostri cuori .... cavalli, montoni, yak, ma anche aquile e marmotte.....e il cielo disegnato dalle nuvole....e il verde dei prati...stelle alpine e margherite e genziane...e il silenzio...e la pace.....
.,..chissà forse ha ragione Seba....nel cuore questa visione rimarrà per sempre....
Il traguardo è situato al Tsagan Sum Ger Camp.Dividiamo la ger con il Tandemonio, Daniele & Paolo , che organizza un "Bibanesi&grana party"...i piccoli piaceri della vita...
Nell'ora del tramonto ,si organizza un torneo di lotta fra i "nostri"uomini e i locals.
La lotta è lo sport nazionale in Mongolia:due punti di presa ( dietro le spalle o in vita) come leva . Basta far cadere l'avversario in qualunque modo su un area libera e non definita ( i lottatori possono girovagare per tutto il campo). Se i lottatori impiegano troppo tempo ( pur non avendo alcun limite di tempo) i loro assistenti fanno tirare a sorte e quello che vince ha la presa migliore ( sempre nel punto più basso della vita).
Ma la cosa più bella ed interessante di questa lotta è la perfetta simbiosi con l'ambiente e il paese in cui si svolge. Credo sia anche un omaggio all'uccello simbolo, “il Garuda” ,l'aquila che dall'alto sovrasta il campo di gara in un incessante volteggio .
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