venerdì 4 giugno 2010

Due clandestini allo sbaraglio - Ucka 29/30 maggio

Attendevo con trepidazione questo weekend, che mi avrebbe portata a conoscere luoghi tanto cari all'amica Franca..ma per problemi di lavoro,io e Seba non siamo riusciti a partire con il resto degli AMICIFRANCABICI la mattina del sabato.
Così decidiamo comunque di raggiungere il resto della compagnia in serata.Il punto di partenza dove lasciare l'auto e inforcare la bici è un piccolo villaggio prima di Podgorje,una ventina di km al di là del confine italiano di Basovizza.

Siamo in Ciceria:una regione che,gigantesco e in parte nudo gradone,è oggi divisa politicamente tra Slovenia e Croazia.
Il suo nome deriva dalla popolazione dei Cici,coloni di origine rumena fuggiti nei secoli XV e XVI dalle razzie turche ai confini dell'Impero Ottomano.
I Cici ,che erano molto poveri,già mezzo secolo fa scendevano a valle ,nelle città per vendere il carbone di legna .
La serata è splendida,così come il paesaggio che possiamo ammirare fin dai primi colpi di pedale;meravigliosi prati nel pieno della fioritura ci accompagnano... fino alla frontiera.

...in perfetta sincronia io e Seba ci guardiamo neglio occhi...rivelandoci di avere con noi solo la patente!non avevamo letto le preziose indicazioni della mail di Gianna ,così nessuno dei due sapeva di dover attraversare una frontiera al di là dell'Europa!!!!Il poliziotto ci guarda arcigno:"Di qui non si passa"....come rinunciare a ritrovarci con gli altri?...decidiamo di passare da clandestini sulle montagne...è l'inizio di un'odissea!Ormai sceso il buio ci incamminiamo per uno sterrato che punta direttamente alla cima di una montagnetta.Tre cani dei pastori ci fanno prendere un bello spavento...facciamo qualche km e io buco....scopriamo l'altra grande stupidata del giorno: abbiamo con noi una sola camera ..le altre dimenticate a casa!..Seba si irrigidisce un poco..."dopo tanti viaggi questa leggerezza"...stranamente sono io la più serena in questo momento...dico a Seba che comunque anche a piedi sarà un ottimo allenamento e lo invito a proseguire nel nulla.Attraversiamo intere vallate del tutto selvagge, ogni rumore si amplifica,la sola luce è quella delle stelle e delle nostre lampade.Camminiamo fino a raggiungere una porta naturale scavata nella roccia: al di là inizia la discesa e si vedono luci all'orizzonte!


Scendiamo a capofitto per il ripido sentiero.Finalmente le luci di poche case e un fortissimo gracidio che proviene da uno stagno....Seba vede un'auto...targata SLO...ci assale un atroce dubbio....incontriamo in un villaggio fantasma un giovane che ci conferma che siamo ancora in Slovenia...siamo scesi dal versante sbagliato....risaliamo la strada percorsa e imbocchiamo un altro sentiero in discesa...ormai Brest ,il primo paese in Croazia, non può essere lontano.....il sentiero fa un girogiro della montagna...vediamo qualche luce...ma sentiamo lo stesso gracidio....sigh...siamo al punto di prima....questa volta il sentiero che imbocchiamo si fa sempre più fitto e intricato...ad un certo punto Seba, con la tranquillità che lo contraddistingue nei momenti più critici, mi invita a fermarmi in silenzio....vicinissimo a noi c'è un animale che non riusciamo ad identificare e che ci "invita" con il verso che emette ad andarcene da lì!..non è un cinghiale né un cervo perchè sta fermo e non ci sono tracce invadenti sul terreno...forse un orso?
In qualche modo riusciamo ad allontanarci pian piano e ad inforcare un nuovo sentiero in discesa...che sia la volta buona?....il sentiero sbuca...esattamente davanti alla dogana!...ma finalmente una buona notizia:la frontiera non è presidiata la notte....!!!!!siamo in Croazia !!peccato che dopo pochi km ci imbattiamo in un posto di blocco della polizia.....il sorriso di Seba e l'ora tarda non smuovono i poliziotti dal comodo sedile della loro camionetta....nel frattempo Gianna preoccupatissima ci informa che i ranger che stazionano al rifugio dove saremmo dovuti arrivare con una tranquilla ciclopedalata su asfalto sono allarmati e vorrebbero venirci a cercare...a nulla servono i nostri tentativi di tranquillizzarli...come novelli Chuck Norris i ranger partono!Nel frattempo giungiamo finalmente a Brest!!!!!neanche l'ononimo paese alla PBP del 2007 è stato da me tanto agognato!!

Siamo finalmente su asfalto ,lungo la strada per Racja Vas.
Sono quasi le tre della notte.
Incrociamo una jeep che, quando ci vede, accende dei lampeggianti.
Mi si raggela il sangue...ma si abbassa il finestrino ed un sorriso chiede "Sebastiano?":sono i ranger che ci han trovato e che ci caricano per portarci al rifugio dove si trova il resto della compagnia nel Parco di Ucka.
Arriviamo alle quattro della notte e grandissima è la sorpresa quando ci viene servito un fumante piatto di goulash!!!!meraviglia!!!!!




Una splendida doccia calda e un morbido piumone ci accolgono per qualche ora di sonno....fino a che "strisciando "per quel che avevamo combinato ci presentiamo per colazione al resto del gruppo.Finalmente!
La meta questa mattina è la cima più alta del Parco:il Vojak,in cima al quale una torre di osservazione permette un incredibile vista a 360° sull'Istria,il Quarnero,Fiume ,le montagne di Gorski Kotar e le Alpi italiane.








Intanto il meteo che già minacciava da ore ,lascia cadere pioggia in abbondanza..però è tutto superlativo.La zona di Ucka è piena di maestosi faggi e meravigliose foreste di castagni, i "marun" e diverse sorte di erbe aromatiche che donano all'olfatto sensazioni splendide....Riprendiamo lungo verdissime vallate in fiore la strada del ritorno verso la Slovenia.Dopo qualche ora di pedalata,appena prima della frontiera ci fermiamo per una mangiata finale di gnocchi e stinchi da re!







E' il momento dei saluti...io e Seba dobbiamo rientrare nel nostro ruolo di clandestini....ma adesso abbiamo le "dritte" di alcuni ragazzi della compagnia che ci indicano un sentiero "sicuro" per passare il varco!



E' stato un weekend davvero emozionante e Franca è stata sempre con noi per queste valli ,che lei tanto ha amato e che io non consocevo.
Alla prossima Bicifrancaamici!!!!!

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