martedì 16 ottobre 2012

30 giugno - Dedicato a Jack London - Verbania





Spettacolo di e con Marco Paolini 
Musiche originali composte ed eseguite da Lorenzo Moguzzi. 
Produzione Jolefilm 


Un uomo, un cane e il grande Nord, per raccontare il rapporto tra uomo e natura e parlare del senso del limite oggi. 



Con l’accompagnamento musicale di Lorenzo Monguzzi – che sottolineava con chitarra ed armonica a bocca il ritmo della narrazione – la voce di Marco Paolini ha trasportato il pubblico nel Nord America della corsa all’oro del Klondike, regione del territorio dello Yukon nel nord-ovest del Canada. Infatti, è proprio alla corsa all’oro che Jack London – al quale si ispira Paolini nello spettacolo – partecipò dal 1897, prima di diventare il famoso autore di Zanna Bianca e Il Richiamo della Foresta.
E’ da una umanità al limite – che si avventura in ambienti ostili alla ricerca di una pagliuzza – che emergono tre storie diverse, tutte aventi come protagonisti un uomo e un cane. Il primo è Macchia, cane terribile (ma simpatico) che si trasforma, da investimento, in una piaga per i suoi padroni che non riescono a (o non vogliono) sbarazzarsi di lui: il cane – gli si legge negli occhi – con gli uomini non vuole fratellanza ma uguaglianza. La seconda storia – più cruda, ma con un finale di grande impatto – descrive invece le reazioni del cane Bâtard (Bastardo) al trattamento cui è sottoposto dal suo padrone Black Leclère: i due si torturano a vicenda, ma saranno legati l’un l’altro fino alla fine.
Con l’ultimo racconto il pubblico è invece trasportato tra i ghiacci, dove un Uomo sfida la natura insieme ad un Cane (nessuno dei due ha un nome) in una lotta per la sopravvivenza destinata a fallire, almeno per l’essere umano. In Preparare un Fuoco emerge come l’Uomo abbia perso il proprio senso del limite: si spinge oltre, troppo oltre. Il Cane invece “sa” ed è anche per questo che, in tutte queste storie, Marco Paolini – come afferma nell’emozionante epilogo – preferisce essere il Cane.



E' stato bello esserci...anche se per farlo  ho dovuto compiere un'odissea di viaggio : Lomello-Valenza- Mortara-Novara in treno...persa la coincidenza, l'ultima per Verbania, mi ha raccattato Seba in extremis dopo aver percorso qualche chilometro lungo la statale...
....è stata un 'emozione grande farsi catturare dalle "immagini narrate" sognando una volta ancora una terra lontana ma che ho nel cuore.

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