lunedì 17 settembre 2012

Brevetto 300km Randonnée della Romagna - 8 maggio

Il 300km di Lugo è un brevetto che "s'a da fare".........
perchè l'organizzazione è fantastica e il percorso duro ma splendido.

Oggi la Crisp è a casa in versione monomarcia, 
la vecchia Rossin da alcuni cenni di cedimento , dovuti alla mia incuria, ma arriva alla fine!!

Dal sito della manifestazione , riporto la descrizione del percorso accompagnata dalle foto fatte da me e Seba .


Si parte da Lugo.
Dopo aver passato le località di Cotignola, Russi, S. Pietro in Vincoli, Borghetto, Casemurate, si arriva a Cesena, si prosegue per S. Carlo e a Borello si segue la provinciale che risale il corso del torrente omonimo .
In circa 9 Km di facili saliscendi, dopo aver superato le frazioni di Borgo alle Rose, Piavola e San Romano, si giunge a Linaro. Si prosegue per Ranchio, Civorio (mt. 409),  e dopo circa Km 10 con dislivello di 411 metri - pendenza media 4,11%, si arriva a Spinello e dopo pochi km  al bivio sul Carnaio dove è situato il primo controllo, quindi si scende verso Santa Sofia.
Di qui la strada ritorna a salire dolcemente per circa 15 km. e poco dopo a Corniolo la pendenza aumenta (media del 6% con brevi tratti al 10%) fino ad arrivare a Campigna e successivamente sul passo della Calla mt. 1295.


Si scende per 16 km. fino ad arrivare al bivio Londa - Stia (mt. 441).

Si inizia la salita di circa 12 km oltre il 5% di pendenza media ma con tratti oltre il 10% Il passo nell’ultimo tratto si avvita con dei bei tornanti e il panorama torna a farsi interessate fino ad arrivare al Valico Croce ai Mori (mt. 955).

La discesa verso Londa è lunga e gradevole, un sollievo per le gambe. Da Londa è facile seguire i cartelli che ci portano a Dicomano e successivamente a Borgo San Lorenzo, dove è situato il secondo controllo, poi sulla circonvallazione del paese si imbocca la strada provinciale n.302 Brisighellese - Ravennate che conduce a Faenza sul percorso della “100 chilometri del Passatore”, tradizionale corsa podistica che si tiene ogni anno a fine maggio.



A parte uno strappo iniziale al 5-6% i primi chilometri sono agevoli e permettono di ammirare il classico paesaggio della campagna mugellana con campi di grano e bestiame al pascolo. Si supera così la frazione di Panicaglia (km. 3,7, fontana sulla destra) e si prosegue in direzione di Ronta (km 7,3) per una strada in leggera  pendenza. All’uscita del borgo (fontana, sulla sinistra) un nuovo strappo - stavolta più brusco - con successiva discesa conduce a Madonna dei Tre Fiumi (km. 8,7 alt. 410 mslm), dove si trova il bel santuario omonimo. Qui si comincia a fare sul serio e nei successivi otto chilometri ci sono poche occasioni per “tirare il fiato”. Si pedala nella stretta valle del Torrente Ensa immersi nel bosco e nella frescura anche nelle più torride giornate d’estate. La pendenza è quasi costante e rimane fra il 5 e il 7 per cento fino alla frazione di Razzuolo (km. 12,5, alt. 635 mslm) dove la strada spiana per qualche centinaio di metri (fontana sulla destra) ma all’uscita dell’abitato la salita riprende con uno dei sui tratti più ostici in corrispondenza del cimitero (sette-ottocento metri al 9-10%).
A questo punto la strada ritrova una pendenza costante del 6-7% e così resta fin quasi al valico. A circa un chilometro dal passo si giunge alla Fonte dell’Alpe, una fontana naturale con acque fra le più fresche e abbondanti di tutta questa parte di Appennino. Qui la pendenza diminuisce per cinquecento metri in attesa dell’ultimo sforzo che conduce infine al Passo della Colla di Casaglia .


Proseguendo, in circa 18 chilometri di discesa, si giunge al paese di Marradi, si prosegue ancora per 5 km. fino a S. Adriano, dove si gira a destra per iniziare la salita di circa 5 km. del Beccuggiano (mt. 537), poi si scende e si seguono i cartelli gialli del “Giro della Romagna 138 km” fino al terzo controllo  presso l’agriturismo Querciola, si prosegue verso Modigliana; la sua rocca medievale fu culla della potenza dei Conti Guidi, signori di parte ghibellina, che attraverso più di 200 castelli controllavano un vastissimo territorio, esteso fra Romagna e Toscana. Mancano all'arrivo 50 km. tutti in pianura, passando da Faenza, che oltre ad essere una importante città artistica, è considerata la capitale della ceramica per la sua tradizionale manifattura della maiolica d'arte, largamente esportata fin dall'epoca rinascimentale in tutta Europa. Rimangono quindi gli ultimi 20 km per arrivare a Lugo. ARRIVO

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