mercoledì 21 marzo 2012

IDITAROD 2012 -To CP1 YENTNA - # 1

KNIK LAKE  02-26  14.00 - Miles 0
LUCE'S 02-27  20.30



Si inizia.
I primi due chilometri si pedala.Siamo "gasati" e smaniosi di "mordere"il trail.
Ben presto vediamo che praticamente tutti i bikers davanti a noi hanno preso una deviazione sulla sinistra, abbandonando il trail principale che stiamo percorrendo.Seba si ricorda che lì c'è una strada  , che dovrebbe poi sbucare una trentina di chilometri più avanti a Flathorn Lake.Un breve consulto  e decidiamo di restare "fedeli alla linea".
Saremo gli unici bikers a fare questa scelta, seguiti solo da Donald.


Questa sezione del trail è molto impegnativa.Non mi ricordavo davvero di tutte le rampe da superare.Si percorre il Susitna River  e si tagliano le sue anse con tante innumerevoli salitelle.
La neve è davvero molta e soffice.






Ben presto ci superano gli sciatori Rajko e Andrea e i primi runners, i fortissimi Geoff Roes e Tim Hewitt, che hanno un passo impressionante e che ci passano al triplo della nostra velocità.Ci passa anche Anne Ver Hoef.Lei ha un conto in sospeso con questa gara.Quattro anni fa era stata trovata in ipotermia con i bulbi oculari già congelati da un concorrente italiano.Si è rimessa in gioco ed è molto motivata.
Le ore trascorrono veloci e il buio avanza.La neve diventa sempre più soffice e profonda.
Mi prende un po' di scoramento perchè nel mio cervello continuo a  fare il raffronto con i tempi dello scorso anno.
Ecco il cartello per Nome! ..."Qui ci eravamo arrivati con il sole ancora alto lo scorso anno..."..."Beh a Luce's eravamo arrivati per le 21, vedrai che per le tre di questa notte saremo lì" dico a Seba.
Che ottimista....non sapevo ancora che ci sarebbero occorse ancora 24 ore di spinta per arrivarci....

"Seba quanto mancherà a Flathorn Lake'" (20 miles n.d.r.)..il primo spauracchio della gara si avvicina.
Lo scorso anno lo avevamo attraversato senza neppure rendercene conto.
Flathorn Lake è un lago enorme, dove ci sono un'infinità di segni, perchè qui ci sono numerose cabin e un groviglio di tracce di motoslitte.
Nel frattempo ci raggiungono anche Roberto e Cesare a piedi, hanno superato Donald in difficoltà e proseguono con passo spedito.
Io e Seba continuiamo a spingere nella neve fresca e che continua ad aumentare per la fitta nevicata in corso.
Arriva finalmente il temuto lago  e ,come previsto, iniziano le complicazioni.Seguiamo un primo trail per poi tornare sui nostri passi, ne seguiamo un secondo , che per un ripido salto ci porta  vicino ad una cabin.
"La direzione è giusta , lo scorso anno il trail seguiva l'ampia ansa del fiume , ma forse quest'anno taglia per di qua"...avanziamo a fatica  fino a quando ogni traccia  scompare...torniamo di nuovo sui nostri passi ...qua e là vediamo delle frontali  procedere nelle direzioni più disparate...il vento soffia sempre più forte e cancella le tracce...qualcuno davanti a noi sembra segnalare con la lampada.
Avanziamo a fatica, il vento è sempre più forte e la neve continua a scendere fittissima da alcune ore.
Qua e là iniziamo a vedere i runners fermi sul ciglio del trail a bivaccare.Decidiamo di fermarci anche noi, proprio vicino ad Anne , che sta già dormendo.
Battiamo un po' la neve ed entriamo  nel sacco a pelo.
Primo errore: non prendo in considerazione la direzione del vento  e dopo tre ore mi sveglio con il viso ricoperto di neve entrata dal piccolo spiraglio aperto.Seba percepisce nel dormiveglia i miei movimenti agitati e decidiamo di ripartire.



Albeggia e vediamo finalmente  le prime bici sul ciglio  del trail.Sono quelle  del grande Jeff Oatley e della fidanzata Heather Best e di un altro concorrente alaskano.La cosa mi rincuora un po'.Se loro sono qui , dopo tante ore, significa che la gara è davvero un'altra "storia"rispetto al 2011.
Incontriamo Michael Odenwald,il ragazzo tedesco che era con noi al B&B di Irene.E' sconsolato.Ci dice che cadendo ha rotto una bacchetta della slitta  e che Donald si è ritirato.
Continua a nevicare e noi, passo dopo passo, procediamo.


Ci supera di nuovo Roberto, che appare all'orizzonte come una visione da  un Calvario bianco.





Con sorpresa vediamo avanzare Rajko e Andrea.Anche loro si sono persi a Flathorn Lake, girovagando fino a rimettersi sulla traccia giusta
Le ore di luce trascorrono velocemente.
Questa sezione del trail così veloce nel 2011 è quest'anno tremendamente noiosa: interminabili tratti sul fiume Yentna e il bianco attorno, il whiteout che ti rapisce.








"Dentro il white out ti chiedi : ci sono entrato io oppure è arrivato lui? Impossibile dirlo.Ci sei dentro e basta.E lì i colori non hanno più cittadinanza,l'occhio si ritrae impaurito, il corpo vaga in se stesso,senza direzione,orfano del suo cammino.
Lo stato delle cose nel whiteout è indecifrabile:non solo fuori è tutto bianco.Lo è anche dentro.Sei fermo in attesa di qualcosa e ti senti dipinto da questa variazione del territorio,ti senti penetrato, afferrato e spaesato".











L'ultima luce del giorno ci sta abbandonando  quando incrociamo il checker di Yentna.Ci dice che praticamente tutti i bikers  sono fermi da Luce's, compreso Peter Basinger e che i runners sono tutti al CP1.
Possiamo fermarci da Luce's e dormire lì...mancano solo due miglia!
Secondo errore: la smania di arrivare mette in secondo piano la necessità di alimentarsi con regolarità.
Una bella crisi di fame mi provoca la prima allucinazione della mia vita: vedo un rifugio dalle ampie vetrate, illuminato e seduti al suo interno  i concorrenti già arrivati...mancheranno cento metri...
Conto fino a 100 e alzo di nuovo gli occhi...la distanza che ci separa non è variata..abbasso gli occhi, conto fino a 100 e il rifugio è sempre là...non capisco..."Seba ma , secondo te, quanto manca?"- "Dai che ci siamo, un chilometro e mezzo  e ci faremo un hamburgher squisito!"...."Ma Seba cosa dici?il rifugio è qui a 100 metri..."
Che sensazione di straniamento...
Luce's finalmente!!!!!!!

Il numero  delle bici parcheggiate qua e là ci conferma  che i bikers sono davvero tutti fermi qui e il vantaggio che possono aver avuto dalle 18 miglia sulla strada ghiacciata  non è poi così importante.


Qui si cena fino alle 21...appena in tempo!
Troviamo Sean Grady che ci dice che le cabins sono tutte occupate ma che possiamo dormire qui sul pavimento.Divorato l'hamburgher , mi infilo nel saccoapelo e crollo in un istante tra le braccia di Morfeo.





3 commenti:

  1. Ausy ...la stai vivendo alla grande! e poi ?

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  2. ...mi sento già stanchissimo!

    Voi siete fuori.........ma tanto!

    Bye Chicco

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  3. 'zz!!! mi sento sfinito solo a leggere!
    e non è che l'inizio!

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