"Per un attimo scorsi quel luogo segreto nel loro cuore, il luogo che l'uomo conosce ma non comprende appieno.
E' il luogo che fa desiderare ad un cane da slitta di correre nel freddo e nella tempesta, nel caldo e nell'inferno.
E' il luogo che celebra la delicata bellezza della sopravvivenza.
Da qualche parte in quel luogo i nostri cani sapevano quello che avevano fatto."
Ann Mariah Cook - "La mia Alaska"
Avevo un grande sogno prima di partire per l'Alaska: se ce l'avessi fatta ad arrivare a Mc Graith avrei fatto il possibile per vedere il passaggio dell'Iditarod Sled Dog Race, che parte dalla 4th Avenue di Anchorage sei giorni dopo l'Alaska UltraSport.Una serie davvero fortunata di coincidenze ci serve l'occasione su di un piatto d'oro:appena rientrati nella capitale riusciamo ad accaparrarci un volo per due su uno dei bush plane che fanno rotta ai check point della gara.....ci consultiamo una frazione di secondo e decidiamo la meta: Puntilla Lake...proprio dove cinque giorni prima eravamo arrivati belli stanchi dopo aver percorso le Happy river ,oggi viviamo uno dei giorni più straordinari della mia vita.
Il volo sul piccolo piper è davvero emozionantissimo....le nostre dita non fanno che indicare il trail che i nostri occhi han già visto da un'altra prospettiva...che emozione....
Appena atterrati abbiamo il privilegio di vedere i primi otto team in testa alla gara.
L'Iditarod Sled Dog Race è una gara leggendaria fin nella sua genesi che risale al memorabile inverno del 1925 quando la cittadina di Nome vicina allo stretto di Bering, che segna il confine con la Russia,rimase a lungo isolata a causa del maltempo e tormentata da una pericolosa epidemia di difterite.Per scongiurare il peggio da Anchorage si organizzò una spedizione di soccorso che in cinque giorni grazie a diversi musher e mute di cani riuscì a raggiungere Nome con il prezioso siero,salvando la popolazione dalla tragedia.
Dal 1973 ad oggi il percorso è sempre lo stesso e sempre la stessa è la regola fondamentale della corsa: qualsiasi cosa accada devi cavartela da solo.
Mi aspettavo che i cani da slitta che avrei visto fossero gli huski che sono nell'immaginario, pelo bianco e occhi azzurri....in realtà i cani che abbiamo il privilegio di vedere sono più piccoli , ma hanno zampe forti e la conformazione è come quella di un cavallo da corsa: veloce e resistente, una cassa toracica robusta, fianchi sottili e cosce muscolose.
E' stato davvero emozionante stare ad osservare a qualche metro di distanza i gesti di dedizione dei musher verso i loro compagni di avventura....e meravigliarsi degli sguardi che i cani rivolgevano loro....legami così splendidamente unici.....
Oggi si è avverato uno dei miei grandi sogni.
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