martedì 2 febbraio 2010

Ritorno in Africa





Ho resistito per due volte alla tentazione sentendo dall'altro capo del telefono l'invito di Elisabetta dalla Uisp ,ma la terza volta non ce l'ho fatta..."Eccomi!Sarò dei vostri" ..e così il prossimo 13 febbraio prenderò il volo per Bamako per iniziare una nuova avventura in una terra tanto amata..



Di seguito riporto la presentazione ufficiale del progetto del viaggio che si svolgerà dal 13 al 23 febbraio,proprio nei giorni in cui Seba ,che ho seguito durante questi mesi nel suo frozen training, volerà verso il suo grande sogno...ci separerà solo un gap di 80° C!!!


"Bamako-Dakar : il silenzioso tour della solidarietà

Era un po' che pedalavamo,tra l'Italia e l'Europa,tra salite e discese,tra sole ed intemperie.Ci mancava qualcosa,però.Ci mancava il sole della savana,il sorriso dei bambini africani,luminoso e sincero,ci mancava,soprattutto ,di coniugare la nostra passione sportiva con l'impegno della solidarietà verso coloro che sono meno fortunati di noi,ma spesso più vicini al vero senso della vita e dai quali possiamo quindi imparare tanto"
E' nata così l'idea della Bamako-Dakar ,un percorso ciclistico tutto africano attraverso due bellissimi paesi: il Mali ed il Senegal.Si attraversano ,pedalando,quando veloci e quando lenti,senza competizione ,in silenzio,tracciando un percorso che attraversa i territori,li scopre e li conosce e porta insieme solidarietà ed aiuto.

Le bicilette aiutano a far scoprire tutto questo e si trasformano così da strumenti sportivi in mezzi di trasporto per attraversare gli spazi infiniti infuocati dal sole,i villaggi gremiti di gente che ci accoglie festante,paesaggi suggestivi da scoprire ed assaporare.

Le biciclette ci servono per raggiungere le comunità alle quali vogliamo portare il nostro aiuto,e diventano così un pretesto per costruire progetti,iniziative,interventi a supporto di tante persone che hanno spesso ancora bisogno di molto.

Il Silenzioso Tour della solidarietà vuole rappresentare un nuovo modo per coniugare sport e cooperazione internazionale.Lo sport diventa così un pretesto per accendere i riflettori su paesi ancora poco conosciuti e portarli all'attenzione di pubblici più ampi,sui bisogni di popolazioni alle quali è possibile,con impegno e sensibilità,fornire aiuti concreti per migliorare le loro condizioni di vita.Il Tour ha due ambiziosi obiettivi.Il primo è quello di creare interventi di sostegno e cooperazione a beneficio delle popolazioni residenti sui territori attraversati dal percorso ciclistico.In particolare si vogliono realizzare interventi di tipo prevalentemente sportivo,vista la vocazione e l'esperienza dei soggetti proponenti dell'iniziativa.Crediamo infatti che lo sport possa non solo rappresentare uno strumento per l'educazione e la formazione delle giovani generazioni,ma possa trasformarsi anche in un utile strumento per lo sviluppo delle comunità locali.Gli interventi sono progettati,realizzati e monitorati da alcune tra le principali ONG italiane attive sui territori,in grado quindi di garantire non solo una conoscenza approfondita delle situazioni locali e dei bisogni delle comunità,ma di pianificare e costruire interventi armonici sui territori,nonchè di supervisionarne la realizzazione garantendone il successo.Non meno importante è però l'obiettivo che ci si propone di raggiungere rispetto sia ai partecipanti al Tour che a tutti coloro che ne seguano il percorso.E' con tutti loro che vogliamo infatti costruire un messaggio di uno sport lontano dai riflettori ma vicino alle persone,in grado di abbandonare per un po' la competizione per promuovere l'impegno e la solidarietà.Uno sport in grado di farci crescere ed arricchirci non solo nel fisico ma anche,e soprattutto,nello spirito.

Dopo il successo dell'edizione sperimentale realizzata nel 2009,l'Edizione UNO del Tour avrà luogo dal 15 al 21 febbraio.Il percorso muoverà dalla capitale del Mali Bamako per attraversare la parte occidentale del Paese alla volta del Senegal.Si procederà poi in direzione di Dakar attraversando i bellissimi paesaggi del Paese costeggiando la strada ferrata che unisce le due capitali.Durante il percorso la carovana si fermerà nei luoghi dove sono maggiormente attive le ONG partner del progetto e dove,oltre ad incontrare la popolazione locale,sarà possibile portare contributi concreti al miglioramento delle loro condizioni di vita.Al Tour parteciperanno 22 ciclisti tra i quali numerosi personaggi dello sport internazionale di ieri e di oggi.Pedaleranno infatti con il Tour Marco Pastonesi,giornalista della Gazzetta dello Sport,Luigi Agnolin,ex arbitro internazionale e Daniele Masala,campione olimpico di pentathlon moderno.

I tappa Bamako-Kolokani

II tappa Kayes-Frontiera

III tappa Kaffrine-Fatick

IV tappa Fatick-Yenne

V tappa Mbour-Joal-Mbour

VI Mbour-Dakar






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